1 Luglio 2016
Il Corecom è la pubblica amministrazione dal volto umano
“Il Corecom? E’ la pubblica amministrazione dal volto umano”. Così, Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, commenta i risultati conseguiti dal Corecom nel corso del 2015.
I numeri parlano chiaro: circa 3 milioni di euro restituiti ai cittadini e imprese dell’Emilia-Romagna e quasi seimila procedimenti di conciliazione conclusi, con un crescita del 26,74% rispetto all’anno precedente. Nel mese di marzo 2015, la conciliazione ha compiuto undici anni. In quest’arco di tempo la procedura ha registrato un aumento costante: nel 2015 sono pervenute 6.297 istanze (cui oltre 2.000 in provincia di Bologna), 219 in più rispetto all’anno precedente, e soprattutto sono stati conclusi 5839 procedimenti, cioè 1232 in più, con un aumento del 26,74%, rispetto al 2014. Per quanto attiene la tipologia di esiti delle conciliazioni, si sono registrati 3.348 accordi in udienza (57,33%), 53 accordi parziali (0,90%), 995 estinzioni della materia del contendere (17,04%), 905 mancati accordi (15,49%), 257 mancate comparizioni (4,40%). L’esito positivo, anche per il 2015, si è confermato come il dato preponderante, con il 75,27% complessivo. Altro dato positivo attiene alla mancata adesione degli operatori pari allo 0,2% degli esiti, in netto calo rispetto all’1,65% del 2014 e dell’11,55% del 2013. Anche per quel che riguarda l’attività di definizione delle controversie, nel 2015 si è registrato un aumento considerevole rispetto al 2014, perché si è passati da 474 istanze a 633. Per quel che riguarda la classificazione delle istanze per tipologia di rete occorre evidenziare, per quanto riguarda la linea fissa, un aumento nel 2015 con una percentuale del 66,06%, a fronte del 58,23% nel 2014. Relativamente alla linea mobile, invece, si è assistito ad una diminuzione, essendo passati dal 37,45% del 2014 al 31,27% del 2015. In leggero calo anche le istanze riguardanti la Pay Tv, che dal 2,32% nel 2014 passano al 2,00% nel 2015. Cambia anche la tipologia degli utenti, a dimostrazione che cittadini più informati significa cittadini più attenti ai propri diritti visto che la percentuale delle istanze presentate direttamente dagli utenti risulta del 47%, in notevole aumento rispetto al 38,09% del 2014, mentre calano le istanze presentate dalle associazioni di consumatori, che risultano pari al 30% del totale, con una diminuzione del 2,71% rispetto all’anno precedente. Si è assistito, invece, nel 2015 all’aumento delle istanze presentate dagli studi legali, che dal 17,46% passa al 23%. “Il Corecom – sottolinea Saliera – è, dunque, un esempio concreto di quando la pubblica amministrazione non rende difficile la vita ai cittadini, anzi la facilita. Il Comitato è uno degli organismi di garanzia con cui sempre di più vogliamo diventare l’Assemblea dei diritti”. Nel 2015, inoltre, il Corecom Emilia Romagna ha continuato a lavorare, assieme agli operatori della telefonia e assieme ad Agcom, affinché fossero intensificate le azioni “a monte” per abbattere il numero di contestazioni e compensare l’incremento di istanze derivante dalla sempre più diffusa conoscenza del servizio Corecom, da un lato, e dalla crisi economica, dall’altro, che induce i cittadini e le imprese a cercare sollievo anche per importi limitati. Le attività di conciliazione e definizione delle controversie svolte nel 2015 hanno permesso di restituire ai cittadini e alle imprese emiliano-romagnole un totale di circa 3.000.000 di euro, una cifra che supera abbondantemente il costo complessivo della struttura del Corecom.