29 Ottobre 2016
Casteldebole ha ricordato i suoi martiti per l'Italia
"Oggi ricordiamo una delle pagine più drammatiche della nostra storia bolognese, ricordiamo dei martiri innocenti assassinati dai nazifascisti e la cui unica colpa era di rifiutare la dittatura, la violenza, la guerra e l'orrore delle leggi razziali. E oggi dobbiamo e vogliamo ricordare perché troppo spesso nella nostra Bologna stiamo assistendo al ripetersi di atti vandalici e violenza dal sapore negazionista".
Con queste parole, nel suo messaggio inviato alla cerimonia ufficiale che si è svolta questa mattina a Casteldebole, Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, ha voluto ricordare il 71° anniversario dell'Eccidio di Casteldebole, una delle più efferate stragi nazifascite che insanguinaronola città di Bologna. "Questa - si legge nel messaggio inviato da Saliera a agli organizzatori della cerimonia odierna - è la storia di innocenti che furono assassinati dal tedesco invasore e dalle Brigate Nere. I mesi di dura Resistenza, di rastrellamenti, di paura e di sangue. Poi il sorgere del sole: la voce di Sandro Pertini, il futuro Presidente della Repubblica di cui quest’anno ricordiamo il 120° anniversario della nascita, che, a nome del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, chiama alla rivolta popolare i cittadini delle grandi città del Nord e il perentorio ordine agli invasori e ai loro complici italiani: “arrendersi o perire”. Il 25 aprile è il ritorno alla libertà e alla dignità. La strada per la nascita della nuova Italia, repubblicana e democratica, la Repubblica fondata sul lavoro che, temendo nuove derive autoritarie, ricorda a tutti che “il potere appartiene al popolo”, ma che tale potere viene “esercitato nei limiti previsti dalla Costituzione”. La Presidente dell'Assemblea legislativa regionale ha così voluto ricordare come "Con la scelta della Repubblica e con la Carta Costituzionale ci riscattammo dalla codardia di una dinastia reale, quella sabauda, che prima, proprio cento anni fa, aveva trascinato il Paese “nell’inutile strage” della Prima Guerra Mondiale e che poi aveva consegnato l’Italia al fascismo, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. La Resistenza fu il riscatto di tutto questo. Una Repubblica scelta dal voto libero del popolo italiano. Se l’Italia non ha vissuto un dopoguerra lacerante come la Grecia, se non fu smembrata come la Germania, se non subì governi militari di occupazione come il Giappone, se ha potuto scegliersi lo Stato Repubblicano e la sua Carta Costituzionale anziché vedersela imporre come il Giappone e la stessa Germania dei Lander, ci sarà pur stato un motivo, una ragione storica che ha consentito il suo realizzarsi: l'apporto dei partigiani alla storia italiana". La commemorazione ufficiale dell'ecidio di Casteldebole si è tenuta questa mattina alla presenza di diversi cittadini, rappresentanti delle Istituzioni civili, religiose e militari con, oltre il messaggio di saluto di Saliera, gli interventi della Presidente del Consiglio comunale di Bologna Luisa Guidone, la Vicepresidente del Quartiere Reno-Borgo Panigale Silvia Manfredini e di Franco Ruvoli, componente della Presidenza Provinciale dell'Anpi di Bologna.