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23 Maggio 2017

23 maggio 1992-23 maggio 2017: 25 anni senza Giovanni Falcone

"Mai dimenticare, sempre tenere viva la memoria perché ci guidi nel futuro: esattamente 25 anni, in un'Italia alle prese con la più travagliata elezione del Presidente della Repubblica del  dopoguerra e con un quadro politico fortemente trasformato dalle elezioni del 5 aprile 1992, l'Italia fece i conti con il barbaro omicidio del giudice Giovanni Falcone da parte del terrorismo mafioso.

Fu il primo tragico fatto del 1992. Poche settimana dopo la stessa mano stragista uccideva anche Paolo Borsellino. Due vite unite dallo stesso senso dello Stato, dallo stesso servizio delle Istituzioni e dal comune impegno per sradicare la mafia dalla vita e dalla cultura italiana. A un quadro di secolo di distanza ricordare questo sacrificio è come rinnovare il nostro impegno per la cultura della legalità e per la lotta alla criminalità organizzata, stelle polari dell'azione politica di ognuno di noi". Così Simonetta Saliera ricorda il 25° anniversario della Strage di Capaci che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta. "In questo tragico ricordo ripetiamo forti le parole del giudice Antonino Caponnetto, il 'maestro' di Falcone e Borsellino, che una volta andato in pensione girò le scuole italiane per insegnare agli studenti come la mafia tema più la cultura e l'istruzione del carcere. Un impegno che dobbiamo ricordare e perpetuare ogni giorno".

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17 Marzo 2023

Cordoglio per la scomparsa di Domenico Cella

"La scomparsa di Domenico Cella lascia un vuoto profondo nella società bolognese: coerente con le sue idee cristiano-democratiche, Cella, anche nel delicato ruolo di Presidente dell'Istituto De Gasperi di Bologna, ha saputo dare un forte contributo al dialogo e al pensiero bolognese. Ai suoi famigliari e quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e lavorare con lui vanno le mie più sentite condoglianze"

28 Febbraio 2023

Voglio ancora sperare....

26 febbraio 2023: gazebo PD. I due candidati hanno promesso e parlato di tante cose interessanti, ma hanno tralasciato di andare nel concreto su alcune di quelle fondamentali per la vita delle persone come la pace, la ricostruzione della pubblica istruzione formativa ed educativa, la sanità pubblica di qualità accessibile a tutti, quale tipo di lavoro e di previdenza.