28 Giugno 2017
Addio professor Pedrazzi, e grazie per l'esempio
"Intellettuale lucido e mai accomodante. Uomo coerente, pronto a pagare sempre in prima persona per le proprie scelte. Amministratore onesto.
Giornalista colto e mai banale, insensibili a ipocrisie e mode del momento. La scomparsa di Luigi Pedrazzi lascia un vuoto nella nostra città ed è motivo di dolore per tutti noi. Dalla fondazione del Mulino a quella dell'Ulivo, dalla - a tratti burrascosa - esperienza dell'Università della Calabria alla carica di vicesindaco di Bologna: tutta la vita del professor Pedrazzi è stata segnata dal coniugare la cultura con l'amministrazione, dal tenere insieme passione politica e concretezza". Così Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, ricorda Luigi Pedrazzi, docente, politico e giornalista, scomparso a 89 anni. "Nelle sue esperienze giornalistiche, dal "suo" Foglio degli anni '70 a "Il Domani di Bologna" passando per Il Giorno e l'Avvenire, Pedrazzi ha sempre seminato pensieri e analisi lucide, spesso controcorrente, ma sempre segnate da una adamantina coerenza, così come - ricorda Saliera - fu coerente il suo impegno nel 1974 nel comitato dei "Cattolici per il No" di cui fu primo animatore per impedire l'abolizione del divorzio dall'ordinamento giuridico italiano. Una coerenza che lo portò a pagare in prima persona diffidenze e freddezze nel suo stesso mondo culturale di riferimento. Problemi che affrontò con una lucida e ironica dignità che ne fanno un esempio per tutti noi, un punto di riferimento non solo per il passato, ma per il futuro. Ai suoi cari, a quanti hanno condiviso con lui una vita di lotta e di passione vanno le nostre più sentite condoglianze, sicuri che la nostra comunità mai dimenticheranno quanto Luigi Pedrazzi ha fatto per contribuire a rafforzarne la coesione sociale, culturale e democratica".