19 Giugno 2018
La Scola si racconta in un libro
Quando l'Italia non più romana, ma mai completamente barbarica era divisa tra bizantini e longobardi, tra i sopravvissuti dell'antico impero dei Cesari e i nuovi reami dei re venuti dal profondo nord, sull'Appennino bolognese c'era un piccolo fiumiciattolo e un minuto agglomerato di case in sasso che segnava il confine fisico tra "Longobardia" e "Romania", tra regno dei barbari longobardi e regno degli eredi degli antichi romani.
E quelle case di sasso, con le loro piccole chiesette dai tetti appuntiti, sono arrivate fino a noi: hanno superato il Medio Evo e l'iconoclastia del Rinascimento. Hanno visto l'Unità d'Italia e i drammi di due Guerre Mondiali e sono sopravvissute allo spopolamento della montagna nell'epoca del boom economico. E' questa, in sintesi, la storia della Scola di Grizzana Morandi, un borgo suggestivo dell'Appenino bolognese oggi completamente restaurato e diventato grazie ai residenti riuniti nell'Associazione Sculca uno dei poli di attrazione culturale e di riqualificazione urbana dell'intera montagna emiliana. Oggi la millenaria storia della Scola è raccontata in un libro avvincente quanto dotto, completo quanto di scorrevole lettura. "La Scola. Magia di un borgo medioevale" è un volume realizzato dalla garbata penna di Renzo Zagnoni grazie alla collaborazione (gratuita) tra l'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna e l'Associazione Sculca, oltre che dell'interessamento del Comune di Grizzana Morandi. In quasi 200 pagine, Zagnoni racconta della nascita e della vita della Scola: un viaggio nella storia dove fanno la loro comparsa personaggi famosi come il Cardinal Lambertini e anonimi contadini dell'Appennino che per secoli hanno rappresentato gli abitanti del borgo con le chiede di sasso, i Nobili Parisi che della Scola sono stati i signori dalla notte dei tempi agli anni recenti e i tanti pellegrini e sacerdoti che nella Scola trovavano una tappa di ristoro nei loro viaggi. Il volume di Zagnoni, grazie anche agli scritti di Gian Paolo Roffi, Aldo Zechini d'Aurelio e Silvia Rossi, e una ricca sezione fotografica racconta tutto quello che c'è da sapere sulla Scola: la storia, i personaggi del borgo, l'arte e la flora fatta di alberi secoli in cui Scola è incastonata. "La Scola non è solo alberi secolari che raccontano il valore del tempo, suggestivi edifici in sasso abitati e attraversati dalla storia e affascinanti paesaggi. La Scola di Riola è molto di più della somma di tutto questo: è una comunità che insieme ha deciso di preservare uno dei più bei borghi del nostro Appennino sottraendolo all’usura del tempo, all’abbandono della modernità e alla superficialità della nostra epoca", spiega nell'introduzione al volume Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna. Mentre dal canto suo Graziella Leoni, sindaco di Grizzana Morandi, sottolinea come "passeggiando sulle strade selciate del borgo La Scola, accanto a edifici antichissimi, case torri, edicole e strutture difensive ornate di simboli comacini, è molto forte la sensazione di trovarsi immersi in un luogo speciale, in cui la storia si respira nell’aria".