18 Dicembre 2019
Viaggi della Memoria 2020 nel ricordo di Francesco Berti Arnoaldi Veli
A un anno dalla morte l’Emilia-Romagna rende omaggio a Francesco Berti Arnoaldi Veli, partigiano del Partito d’Azione e compagno di battaglia di Enzo Biagi col nome di “Checco” nella lotta di Liberazione, scomparso il 28 dicembre 2018 a 92 anni d’età.
“Sulle tracce di ‘Viaggio con l’amico’. Storia e memoria secondo Francesco Berti Arnoaldi Veli” è, infatti, uno dei 15 progetti finanziati per il 2020 all’interno del “I viaggi della memoria”, la tradizionale attività realizzata dal Parlamento regionale dell’Emilia-Romagna grazie alla quale migliaia di studenti emiliano-romagnoli ogni anno si recano in visita nei “luoghi della memoria”. “E’ un doveroso tributo a un grande uomo, un partigiano, un uomo di legge che nella sua vita ha sempre saputo indicare la giusta via: quella della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza che mette al centro il valore della persona umana e il diritto al lavoro”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna. Realizzato dall’Istituto Parri di Bologna, “Sulle tracce di Viaggio con l’amico’. Storia e memoria secondo Francesco Berti Arnoaldi Veli” vede il coinvolgimento di una trentina di studenti dei Licei bolognesi Arcangeli, Copernico, Fermi e Galvani oltre che di Giuliano, Giovanni e Ugo Berti Arnoaldi Veli, i tre figli di Francesco Berti Arnoaldi Veli. Il 27 gennaio prossimo, in occasione della Giornata della Memoria, gli studenti incontreranno i tre figli di Checco per cominciare a conoscere la storia e le idee dell’insigne partigiano. Seguiranno altre attività all’interno dell’Istituto Parri il cui compito sarà quello di preparare i ragazzi e le ragazze al “viaggio”. Tra marzo e aprile, infatti, gli studenti saranno accompagnati da Giuliano Berti Arnoaldi Veli in un viaggio a Flossember, Dresda e Oelsen che ripercorrerà i luoghi in cui i nazisti deportarono e poi uccisero Giuliano Benassi, amico fraterno di Checco e al quale l’anziano partigiano dedicò nel 1991 il suo “Viaggio con l’amico”, libro da cui ha preso nome il progetto del Parri. “Anche quest’anno come Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna abbiamo voluto realizzare e sostenere i Viaggi della Memoria come momento formativo ed educativo dei nostri ragazzi: si tratta di 66 progetti su base regionale, di cui 15 nella provincia di Bologna che coinvolgeranno 760 studentesse e studenti di 17 scuole felsinee”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, che ricorda come “nel corso della X legislatura regionale abbiamo quintuplicato le risorse per le scuole (da poco più di 100.000 a 500.000 euro all’anno) per i ‘Viaggi della memoria’ permettendo così a oltre 23.000 studenti emiliano romagnoli di visitare i luoghi simbolo delle tragedie del ‘900: dai lager nazisti alle foibe titine, passando per i Balcani insanguinati dalle guerre di fine XX secolo alla Berlino simbolo dell’Europa divisa in due dalla Guerra Fredda”. Infatti, scorrendo l’elenco dei “Viaggi della Memoria 2020” si trova una pluralità di scuole e di iniziative: a fianco dei tradizionali viaggi nei lager nazisti e nelle foibe, il prossimo anni si aggiungono nuove destinazioni. Gli studenti dell’Istituto Rosa Luxemburg saranno sulle spiagge della Normandia, per rivivere “lo sbarco del 1944” nel ricordo di quanti, da una parte e dall’altra, persero la vita. Di rilievo “Viaggio nella cultura ebraica: gli ingredienti…della Memoria” degli studenti dell’Istituto alberghiero di Casalecchio di Reno che saranno nei luoghi simbolo della Shoah in Germania e Polonia. Sempre con partenza Casalecchio di Reno il Viaggio degli studenti dell’Istituto comprensivo di via Mameli che a maggio andranno a Rovereto per vedere dove si combatterono tra le più sanguinarie battaglie delle Grande Guerra lungo il confine italo-austriaco. Destinazione Gerusalemme, invece, il viaggio degli studenti dell’Istituto Archimede di San Giovanni in Persiceto che saranno ospiti del Museo Yad Vashmem all’interno del progetto “La fontana delle lacrime”.